Description
Nel percorso della collana “Atelier” (tra arte e letteratura) porta un contributo di originalità Eugenio Borgna, figura umana e austera di psichiatra.Con una vasta cultura, con una singolare vicinanza alla letteratura, alla poesia, Eugenio Borgna è andato lungo gli anni scrivendo una sorta di biografia dell’esistenza, dalla schizofrenia alla tristezza, all’ansia, all’angoscia, alle emozioni. In questo volume, Il volto senza fine, riflette ora sui rapporti tra psichiatria e arte (e creatività in genere).Nell’originarietà oscura dell’umano, nell’archeologia dello “sguardo”, Eugenio Borgna riporta e discute i grandi temi dell’arte novecentesca: Stimmung, follia, malinconia, il corpo, il volto.Rilegge e commenta le poetiche, gli scritti degli artisti che si rivelano con un accento, una segretezza: Van Gogh, Munch, de Chirico, Sironi, Bacon, Giacometti.È una prospettiva inedita che rovescia orientamenti organicistici nella Stimmung creativa: “La follia non è qualcosa che sia estraneo (radicalmente estraneo) alla vita: ma la follia è una possibilità umana che è in noi, in ciascuno di noi, con le sue ombre più, o meno, accese e dolorose: con le sue agostiniane inquietudini e con le sue incandescenze emozionali”.