A. Verdi

Nella pagina bianca

Scritture dal diario

Collana: Atelier. Laboratorio, 2
2005, 60 pp.
Temi: Arte e Architettura
ISBN: 9788871668871

Edizione cartacea

  • Brossura € 10,00  € 9,50

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Sinossi

Nelle caratteristiche oggi di fine della lingua, caduta dell’evento, la presenza di Alessandro Verdi si è rivelata per un connotato di condizione, di tensione di viaggio: dal ciclo dei dannati ai frammenti per una crocifissione, dalla figura al senza volto. Queste note, queste scritture tratte dai suoi numerosi quaderni e album sono il controcanto di diario, di ininterrotta confessione. Sono il ritmo corruttibile e intermittente della voce: l’inconscio, il primordio affettivo, il bagliore e la frase disarmata. La voce che riempie il corpo, il cuore. La voce che si incrina, la voce del silenzio. Da Parigi a New York, nel tempo segreto dello studio, il continuum dalla pittura alla scrittura, dalla parola alla pagina bianca.

Autore

Alessandro Verdi è nato nel 1960 a Bergamo, dove ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle Arti. Dopo aver visto alcune riproduzioni delle sue opere, Giovanni Testori nel 1985 si reca nello studio del giovane pittore. Lo presenterà nel 1987 nella prima mostra personale alla Galleria Compagnia del Disegno di Milano con un saggio in catalogo, Dallo Stige al Golgota. Tra i momenti significativi del suo percorso: una mostra nel 1998 a Dachau in Germania (con testi in catalogo di Marco Vallora e Lieselotte Wacker); l’antologica alla Casa dei Carraresi di Treviso nel 1998 con una monografia nelle edizioni Electa, a cura di Marco Goldin; l’esposizione alla Fondazione Mudima nel 2001 (con uno scritto di Philippe Daverio).