Sinossi

Non solo idealismo: il titolo di questo volume suggerisce che la cultura filosofica italiana tra la fine dell’Ottocento e lo scoppio del primo conflitto mondiale non è stata solo caratterizzzata dalla “rinascita dell’idealismo” o dall’incidenza sempre più ramificata di Croce e Gentile. Al contrario, neokantiani impegnati anche sul terreno della storiografia o dell’etica e ultimi esponenti del positivismo nell’età della sua crisi, studiosi di morale come Juvalta e Limentani, figure di rilievo internazionale come Vailati ed Enriques, pensatori più appartati come Martinetti e De Sarlo, per non dire di periodici come «La Cultura Filosofica» e la «Rivista di filosofia», testimoniano di un dibattito che non fu solo interno alla “provincia” italiana.Non si tratta di operare impossibili rivalutazioni postume, “riscoperte” più o meno tardive, e nemmeno di proporre genealogie fantasiose che inventino “tradizioni” filosofiche sotterranee: si tratta piuttosto di sondare con indagini puntuali i molti risvolti di un momento cruciale delle “cronache di filosofia italiana”, per cogliere potenzialità e limiti, aperture europee e chiusure tenaci di filosofi e filosofie che, collocandosi su un “fronte” avverso a quello del nascente idealismo, ora lo hanno contrastato efficacemente, ora si sono rivelati sin troppo fragili nel tentativo di arginare la sua multiforme presenza nella cultura italiana. A partire di qui non solo le filosofie ostili all’idealismo, ma lo stesso idealismo crociano e gentiliano potranno ricevere nuova luce, dando vita a un mosaico le cui singole tessere non sempre sono state studiate con la dovuta precisione e, per certi versi, con la dovuta cautela.I saggi raccolti in questo volume non aspirano ad alcuna completezza, per quanto intendano offrire un quadro di insieme sufficientemente ampio e dettagliato. Al contempo vorrebbero però fornire la traccia per ulteriori ricerche su uomini e idee di un tempo ormai lontano, ma di cui non si è persa l’eco in molte discussioni successive che arrivano sino alla nostra contemporaneità.

Autore

_x000D_ Massimo Ferrari insegna Storia della filosofia all’Università di Torino e fa parte della Direzione del «Giornale critico della filosofia italiana». Ha pubblicato Il giovane Cassirer e la scuola di Marburgo (Milano, 1988), I dati dell’esperienza. Il neokantismo di Felice Tocco nella filosofia italiana tra Ottocento e Novecento (Firenze, 1990), Ernst Cassirer. Dalla scuola di Marburgo alla filosofia della cultura (Firenze, 1996; trad. tedesca Amburgo, 2003), Introduzione a Il Neocriticismo (Roma-Bari, 1997, trad. francese Parigi, 2001), Categorie e a priori (Bologna, 2003)._x000D_