Paul Natorp

Tra Kant e Husserl

Scritti 1887-1914

Collana: I Biancospini, 10
2011, 198 pp.
Temi: Filosofia
ISBN: 9788860873118

Edizione cartacea

  • Brossura € 30,00

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Sinossi

A cura di Massimo Ferrari e Gianna GigliottiGli scritti raccolti in questo volume documentano alcuni aspetti cruciali del percorso filosofico di Paul Natorp. Muovendo dall’interpretazione di Kant che è stata al centro dell’opera di Hermann Cohen e degli sviluppi del neokantismo marburghese, Natorp conduce da un lato un’approfondita riflessione sul fondamento oggettivo e sul fondamento soggettivo della conoscenza, dalla quale prende le mosse il progetto di una fondazione ‘critica’ della psicologia che consenta di cogliere la dimensione del vissuto psichico a partire dalle diverse sfere dell’oggettivazione. Dall’altro lato, intessendo un sottile e prolungato dialogo con la fenomenologia di Husserl, Natorp cerca di delimitare – sul terreno della critica allo psicologismo prima e su quello della ‘scienza eidetica’ husserliana poi – l’ambito teorico entro il quale, fatte salve differenze irriducibili, il neokantismo e la filosofia fenomenologica possono condividere l’orientamento verso la sfera della soggettività: un sfera che per Natorp è da intendersi come ‘ricostruzione’ del contenuto della coscienza.

Autore

Paul Natorp (1854-1924) è stato con Hermann Cohen ed Ernst Cassirer esponente di spicco della scuola neokantiana di Marburgo, dove insegnò a vario titolo dal 1885 al 1922. Tra le sue opere principali vanno ricordate la Platos Ideenlehre. Eine Einführung in den Idealismus (1903; trad. it. Milano 1999), Die logischen Grundlagen der exakten Wissenschaften (1910) e il primo volume dell’Allgemeine Psychologie (1912), rimasta tuttavia incompiuta. Postuma è uscita la Philosophische Systematik (1958), che documenta l’ultima fase del pensiero di Natorp.