Sinossi

Hans ama Martha e con lei lascia spesso Berlino per raggiungere la casetta di campagna del padre. Ma un giorno Hans trova la casa occupata. Ha inizio una storia che gli cambia la vita. In quella casa il padre, insieme a due amici come lui sopravvissuti del lager, tiene prigioniero un ex carceriere. Lo interrogano, lo picchiano. Hans vede tutto, disapprova, soffre.Un anno dopo il padre è morto. Hans viene accolto dalla famiglia di Martha, ma l'amore è finito. Vuole andarsene ma non sa ancora dove. Per poter dimenticare la vicenda dell'anno passato, il rapimento del carceriere, la morte del padre, Hans decide di raccontare quella storia.Pubblicato per la prima volta nel 1986, I figli di Bronstein è una delle opere più coraggiose di Jurek Becker, imprevedibile conclusione, dopo Jakob il bugiardo e Il pugile, di una ideale trilogia sulla Shoah. Sento la vita tornare in me; la testa mi brulica, la materia grigia si risveglia, tra non molto sarò di nuovo in grado di pensare. L'anno di lutto sta finendo. Se mi chiamassero davanti al Trono Aureo e mi chiedessero qual è il mio più grande desiderio, non avrei bisogno di riflettere a lungo: datemi un cuore di pietra.

Autore

Jurek Becker nasce nel 1937 a Lodz in Polonia e muore a Sieseby in Germania nel 1997. Trascorsi i primi anni nel ghetto della sua città natale e in campi di concentramento nazisti, nel dopoguerra si trasferisce insieme al padre a Berlino Est che lascerà volontariamente nel 1977 emigrando a Ovest. Fra le opere vanno ricordati il romanzo d'esordio Jakob il bugiardo (1969) che impose Becker all'attenzione della critica internazionale, Il pugile (1976) e Amanda senza cuore (1992). È inoltre autore di numerose e apprezzate sceneggiature per il cinema e per la televisione.