Sinossi

Questo libro propone un’interpretazione del modernismo attraverso l’analisi delle prime opere poetiche e critiche dei due poeti in questione. Le due anime del modernismo si agitano proprio all’insegna della necessità della modernità, di cui momento estremo è l’avanguardia, e la consapevolezza del peso del passato e della tradizione, di cui si fa caposaldo la classicità. Tale discussione parte dall’assunto che i due poeti si formarono in parti remote l’una all’altra (gli Stati Uniti e l’Egitto) prima di muoversi simultaneamente verso le capitali culturali europee e, finalmente, l’Italia. Si tratta di un dato di partenza cruciale per la comprensione delle modalità del loro atteggiamento psicologico nei riguardi della loro idea di cultura. Inoltre, questo modo di procedere permette di presentare il lavoro di Pound e di Ungaretti all’interno di alcuni dei più importanti fermenti del primo quarto di questo secolo: l’interesse per la cultura orientale, soprattutto cinese e giapponese; il sorgere delle avanguardie, in particolare del futurismo; la sempre viva questione del rapporto con la tradizione, incarnata per i due poeti da figure colossali come Dante e Petrarca.La divisione del libro in tre capitoli facilita la comprensione dell’intersecarsi di questi tre vettori interpretativi ed al tempo stesso permette di aprire squarci illuminanti sui rapporti che Pound ed Ungaretti ebbero con altre fondamentali figure del loro tempo. Così, il primo decennio della loro attività creativa è visto accanto ed attraverso lo sviluppo della letteratura e delle arti figurative a loro contemporanee, dando risalto al dinamico scambio di idee che i due poeti seppero coagulare in un modello di cultura imprescindibile per tutto il ventesimo secolo, ciascuno a suo modo ed all’interno della propria condizione culturale ed esistenziale.