La "filosofia spontanea" di Tommaso Landolfi

Collana: Saggi, 90
2010, 160 pp.
Temi: Letteratura - studi e testi
ISBN: 9788860873521

Edizione cartacea

  • Brossura € 18,00

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Sinossi

A cura di Cristina Terrile«Se è vero che non esiste una «meditazione picana» comparabile a quella «milanese» di Gadda, l’intensa speculazione landolfiana non può tuttavia essere considerata né espressione aleatoria né vezzo teorico marginale. Sin dai suoi primi scritti critici di slavista, poi nelle sue recensioni, nei suoi diari, nelle sue narrazioni e poesie, Landolfi percorre e ripercorre una rete di concetti […] che tracciano in filigrana le coordinate di una vera ontologia. Un’ontologia novecentesca, che si crea distruggendosi, che si dice negandosi, ma che nondimeno, nel suo fingere di non essere, è. Ricreare le apparenze procedendo per deviazioni minime, riaccendere, nella lingua, il luogo comune, rifondare i presupposti morali, estetici e logici della realtà alla luce della singolarità e della contingenza, accogliere in una dimensione più estesa del reale tutto ciò che la ragione ordinaria considera come impossibile, sono soltanto alcuni aspetti di un’indagine ben più ampia i cui fondamenti teoretici ed etici sono, pur nell’erranza di un discorso «spontaneo», coscientemente ed esplicitamente assunti dall’autore» (dall’Introduzione).Il volume raccoglie una serie di studi che filosofi e letterati dedicano alla dimensione filosofica dell’opera di Tommaso Landolfi.