Sinossi

Raccolta e ristampata per la prima volta, a cura di Elena Moretti, esce la serie completa, dei contributi luziani apparsi nell'arco di un decennio sul settimanale "Tempo": una ricognizione del rapporto del critico con il testo che mette a fuoco le peculiarità interpretative di questo singolare lettore. Ci sorprenderà talora scorgere Mario Luzi calato nelle imparziali vesti del cronista, dedito a ritrarre i fenomeni sullo sfondo dell'incandescente contemporaneità in cui si presentavano, duttile nel misurarsi con soggetti di vario spessore: dall'opera di alta illustrazione intellettuale all'episodico prodotto di una letteratura di consumo."La critica per me non è un'attività parallela, confessionale: è veramente alternativa, dialettica. Non è un dialogo critico. È un tentativo di conquista di altri territori, sia pure inventandomeli un poco - lo ammetto - attribuendo consistenze geometriche a cose che, in se stesse, geometriche non sono per la loro totalità. Ma la cosa più probabile è che io scriva critica per uscire da certe inquietudini che operano in me, per entrare in un dominio dove la logica sembra rimediare, sembra ricostruire qualcosa che la psicologia non è in grado, dal canto suo, né di rimediare, né di ricostruire".

Autore

Mario Luzi (Firenze, 1914) è punto di riferimento tra le figure poetiche del Novecento italiano. La sua produzione lirica dal 1935 al 1994 è oggi raccolta ne L'Opera Poetica (I Meridiani, 1998). Le Lettere ha pubblicato nella stessa collana Frammenti di Novecento, una conversazione tra il poeta e il giornalista Renzo Cassigoli.Muore nel febbraio 2005 all'età di novant'anni.