Sinossi

«Un grido in tre atti»: niente meglio di questa classica definizione del Suarès individua l’essenza del Tristano e Isolda wagneriano, opera unica non solo nella storia del dramma musicale ma nella esperienza stessa del maestro tedesco. Ridotta al minimo l’azione drammatica, la tensione – che la musica con il suo irrisolto cromatismo spinge ai limiti del sopportabile – nasce dall’opposizione radicale di due mondi: il Giorno o la volontà di vita e la Notte, il regno del non essere in cui sprofondano alla fine, appagati, i due amanti. Ecco così che il testo poetico articola la sua scansione lessicale e ritmica nel trapasso drammatico dalla lingua del Giorno – fondata sulla rima romanza (Endreim) – e quella della Notte, che recupera trasfigurandole le radici e le allitterazioni (Stabreim) dell’antica lingua germanica, come riflesso del mito ancestrale delle Madri, del regno della divina oscurità che alla fine trionfa sulle lusinghe della vita-luce. La versione italiana di Guido Manacorda resta insuperata per la sua capacità di riprodurre per quanto possibile la densità ritmica e allitterativa del Tristano e Isolda e al tempo stesso di rendere accessibile la complessità e profondità di significati di un testo poetico che «sembra in verità sia stato appositamente creato per essere sussurrato nell’oscurità misteriosa di un tempio orfico»; accompagnata dal testo a fronte e integrata da note, interpretative e dal puntuale rimando alle fonti da cui attinse l’autore, guida il lettore passo per passo lungo lo straordinario itinerario poetico del capolavoro wagneriano.

Autore

Wilhelm Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) è stato un compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco. Citato a volte nei testi in lingua italiana come Riccardo Wagner, è riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca, nonché del romanticismo. Wagner è principalmente noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori di opera lirica, Wagner scrisse sempre da sé il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori. Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntistica, il ricco cromatismo, le armonie, l'orchestrazione e per l'uso della tecnica del leitmotiv: temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti. Wagner inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del Tristano avrà infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica. Egli trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera totale), sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui costruito appositamente per la rappresentazione dei suoi drammi, dove tuttora si svolge il Festival di Bayreuth, dedicato completamente al compositore di Lipsia. La sua arte rivoluzionaria, su cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi, nonché quelle della filosofia di Arthur Schopenhauer, e dal punto di vista musicale influssi dell'intera storia della musica classica, scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in "wagneriani" e "antiwagneriani": fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita. Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L'anello del Nibelungo come la rinascita dell'arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, cioè il suo aspetto istintuale._x000D_ Fonte WIKIPEDIA