A. Dolfi
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Anna Dolfi insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea a Firenze, alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Tra le sue predilezioni critiche Leopardi e la poesia e narrativa da fine Ottocento alla terza generazione novecentesca. Studiosa di malinconia (lungo questa linea il suo commento a Medusa di Arturo Graf e libri come Giorgio Bassani. Una scrittura della malinconia, 2003; Antonio Tabucchi, la specularità il rimorso, 2006), ha progettato e curato una serie di volumi di taglio comparatistico dedicati alle «Forme della soggettività» sulle tematiche del journal intime, della scrittura epistolare, della malinconia e malattia malinconica, di nevrosi e follia, di alterità e doppio nelle letterature moderne. Su Leopardi ha pubblicato un libro impegnato a discutere, alla luce della filosofia settecentesca e moderna, il nesso pensiero/poesia, negazione/utopia (Leopardi tra negazione e utopia. Indagini e ricerche sui «Canti», 1973) e un’articolata indagine sulle modalità di funzionamento dello Zibaldone (Ragione e passione. Fondamenti e forme del pensare leopardiano, 2000).