Emilio Betti (Camerino, 20 agosto 1890 – Camorciano di Camerino, 11 agosto 1968) è stato un giurista italiano, uno dei più valenti del XX secolo.Fratello del poeta e drammaturgo Ugo (di lui più giovane di due anni), si laureò a 21 anni in giurisprudenza presso l'Universita' di Parma, a 23 anni in lettere classiche presso l'Universita' di Bologna (con una tesi sulla Crisi della repubblica e la genesi del principato in Roma), insegno' per un anno Lettere al Liceo classico di Camerino e nel 1915 vinse il concorso per la Libera docenza presso l'Università di Parma. Trascorse lunghi periodi di studio all'estero avendo vinto varie borse di studio nelle piu' prestigiose universita' europee (Marburgo, Friburgo e altre). Nel 1917 divenne professore ordinario all'Università di Camerino. Nel 1923 - 1924 insegnò all'Università di Messina, ed ebbe tra i suoi allievi Giorgio La Pira e Tullio Segrè. Nel corso della sua attività accademica ha insegnato tutti i rami del diritto, in particolare il diritto romano, civile, commerciale e processuale.Per il suo sostegno intellettuale al fascismo fin dal 1919, alla Liberazione fu messo agli arresti nel 1944 a Camerino e imprigionato per circa un mese per decisione del CLN. Nell'agosto del 1945 venne sospeso dall'insegnamento e sottoposto a giudizio di epurazione. Il procedimento lo prosciolse da ogni imputazione.Le sue scelte politiche comunque non hanno compromesso il pregio e l'importanza delle sue opere. Le sue opere principali sono: Teoria generale del negozio giuridico, Teoria generale delle obbligazioni, Teoria generale dell'interpretazione. Ha fatto parte delle commissioni ministeriali che hanno redatto il codice civile del 1942.Fonte Wikipedia