Amelia Rosselli
  1 risultati

Amelia Rosselli nasce in esilio: nel 1930, a Parigi, dove il padre e lo zio, Carlo e Nello Rosselli, muoiono assassinati dai fascisti nel 1937. Dopo traversie di ogni genere si stabilisce in Italia nel 1948. Studi musicali in Inghilterra e in Germania, frequenti ricoveri psichiatrici. Muore suicida a Roma, l’11 febbraio 1996. La sua opera poetica è unica e di eccezionale valore. Esordisce sul «Menabò», nel 1963, presentata da Pier Paolo Pasolini. Al primo libro, Variazioni belliche èdito l’anno successivo da Garzanti, seguono nel 1969 dal Saggiatore Serie Ospedaliera (comprendente il poemetto La Libellula), nel 1976 Documento di nuovo da Garzanti, nel 1980 Primi Scritti da Guanda, nel 1981 Impromptu da San Marco dei Giustiniani, nel 1983 Appunti Sparsi e Persi da Ælia Lælia (nel 1997 da Empirìa), nel 1989 le prose di Diario ottuso presso l’Istituto Bibliografico Napoleone (nel 1996 da Empirìa). Garzanti nel 1987 pubblica anche un’Antologia poetica a cura di Giacinto Spagnoletti, nel 1992 Sleep, una scelta dalla sua ricca produzione poetica in inglese a cura di Emmanuela Tandello e nel 1997, a cura della stessa, l’«Elefante» delle Poesie. Nel 2004 Interlinea ha pubblicato una raccolta di sue prose critiche e giornalistiche, Una scrittura plurale, a cura di Francesca Caputo. In questa collana nel 2007 è uscito il volume di suoi testi inediti e rari, contributi critici e altri materiali La furia dei venti contrari. Variazioni Amelia Rosselli, a cura di Andrea Cortellessa (accompagnato dal dvd biografico Amelia Rosselli, e l’assillo è rima, di Rosaria Lo Russo e Stella Savino).