
Gabriella Benedini (Cremona, 1932) si diploma all’Istituto d’Arte di Parma e inizia a frequentare l’Accademia di Brera. Alla fine degli anni Cinquanta vive a Parigi, tenendo mostre e partecipando a collettive. Rientrata in Italia, ha la sua prima personale milanese nel 1962 da Bergamini, dove esporrà fino al 1980; in seguito gallerie di riferimento sono Spaziotemporaneo, Studio Cavenaghi e Arte 92. Viaggia moltissimo. Attenta all’uso dei materiali, realizza nel 1973-1975 due film, Doprenoi e Diutop e, superando il vincolo della bidimensionalità, la scultura entra gradualmente nella sua ricerca. Tra le numerose mostre in spazi pubblici, sono da ricordare quelle a Ferrara, Palazzo dei Diamanti (1972), Como, Pinacoteca (1993), Aosta, Torre del Lebbroso (1994), Spoleto, Palazzo Racani Arroni (1997), Siena, Palazzo Patrizi (1999), Sarzana, Fortezza Firmafede (2004), Reggio Emilia, Palazzo Magnani (2006), Cremona, Museo Ala Ponzone (2007), Milano, Spazio Oberdan (2012), Milano, Museo Diocesano (2014), Cremona, Museo del Violino (2016), Milano, Galleria San Fedele (2019). Importanti le presenze alla Biennale di San Paolo del Brasile (1982) e alla Biennale di Venezia (1986 e 2009).