Olga Adamova-Sliozberg

Il mio cammino

1936-1956. Giorno dopo giorno, il drammatico racconto in prima persona di una donna internata nei gulag staliniani.

Collana: Le Vie della Storia, 62
2003, 218 pp.
Temi: Biografie
ISBN: 9788871667720

Edizione cartacea

  • Brossura € 16,00  € 15,20

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Sinossi

Il mio cammino di Olga Adamova-Sliozberg (1902-1991) non è un libro di memorie, anche se sulla memoria dell'autrice si basa la narrazione. E non è neppure un racconto autobiografico, anche se è tutto costruito sulla sua personale esperienza. I protagonisti sono uomini e donne - ma prevalentemente donne - che Olga ha avuto in sorte di incontrare sulla via crucis che, a partire dal momento dell'arresto, nel 1936, l'ha portata da una tranquilla casa della borghesia intellettuale sovietica in un lager della Kolyma, nel gelo che raggiunge anche i 50 gradi sotto zero, a tagliare e trasportare legname per dodici ore al giorno.Il racconto comincia a costruirsi nel 1937, tra le mura della prigione di Kazan', fatta per distruggere psichicamente e fisicamente, nel momento in cui Olga decide che il vivere quell'orrore avrebbe avuto un senso se avesse raccontato al mondo intero tutto ciò di cui è quotidianamente testimone. Da quel giorno comincia ad annotare mentalmente, in attesa del momento in cui, finalmente libera, potrà trascrivere tutto sulla carta. Questo avverrà solo nel 1956, dopo la riabilitazione. L'opera ben presto comincia a circolare clandestinamente. Ma solo nel 1989 esce in una raccolta di testimonianze femminili sui lager staliniani e viene stampata come volume a sé nel 1993, e riedita nel 2002.

Autore

Olga Adamova-Sliozberg fu deportata nelle gelide prigioni siberiane solo per il fatto di essere la moglie di un brillante Professore dell’Università di Mosca, Judel Sakgejm, che il regime comunista aveva deciso di distruggere.