Karl Duncker

Coscienza e vita

Saggi fenomenologici (1927-1940)

Collana: I Biancospini, 9
2009, 222 pp.
Temi: Filosofia
ISBN: 9788860871398

Edizione cartacea

  • Brossura € 24,00  € 22,80

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Sinossi

Cura e saggio introduttivo di Fiorenza ToccafondiI saggi qui presentati al pubblico italiano sono un esempio particolarmente pregnante del continuo raccordo tra analisi concettuale e osservazione fenomenologia che fu tipico dell’impostazione della Gestaltpsychologie di Berlino. Attraverso un’indagine saldamente ancorata all’idea di una “natura sovrana del fenomeno”, Duncker si confronta col fiscalismo di Rudolph Carnap, col problema della coscienza e del solipsismo, con questioni gnoseologicamente cruciali come le illusioni, lo statuto delle immagini mentali, i confini spaziali e temporali, il sogno. Costantemente attento alle implicazioni filosofiche del proprio discorso fenomenologico, le riflessioni di Duncker investono la concretezza del fare umano, il relativismo etico, il tema del piacere e del desiderio, il complesso intreccio di emozione e cognizione. Il volume è corredato da un saggio introduttivo di Fiorenza Toccafondi, che ripercorre i tratti salienti di un periodo storicamente tragico e culturalmente intenso e che colloca le riflessioni di Duncker sullo sfondo del tipo di fenomenologia sviluppata dalla scuola gestaltista di Berlino. La traduzione ha potuto avvalersi anche di materiali recentemente rinvenuti nell’archivio di stato di Berlino (l’inedito Per la critica della concezione materialistica della storia e l’originale tedesco di un saggio pubblicato nel 1947 su “Philosophy and Phenomenological Research” in traduzione inglese). L’unico testo di Duncker sinora comparso in traduzione italiana è La psicologia del pensiero produttivo (Firenze, 1969).

Autore

Karl Duncker (Lipsia, 1903) è stato tra gli allievi prediletti di W. Köhler e di M. Wertheimer. In seguito all’ascesa al potere del nazionalsocialismo è costretto ad abbandonare la Germania. Nel 1939, all’indomani dello scoppio della seconda guerra mondiale, progetta di scrivere con Thomas Mann un “Appello ai tedeschi”. Nel 1940, all’età di soli 37 anni, muore suicida negli Stati Uniti.