Il pensiero filosofico ed epistemologico del Novecento è stato alimentato da un autorevolissimo gruppo di scienziati che hanno sentito il bisogno di riflettere sui fondamenti delle loro discipline, aprendo una nuova via alla speculazione. In questo volume l’autrice si sofferma sulle tappe più significative di tale percorso, individuandole soprattutto in Poincaré, Heisenberg, Bohr, Prigogine, Maturana e Lovelock. La ricerca fa emergere una concezione della conoscenza che coniuga rigore e storicità, indagine particolare e visione complessiva, unità e complessità.
Annamaria Anselmo (Barcellona 1971) è ricercatore confermato presso l’Università di Messina dove insegna Storia della Filosofia contemporanea, Storia e Filosofia della complessità e Storia ed Epistemologia delle Scienze umane. È segretario scientifico del Centro Studi di Filosofia della Complessità “Edgar Morin” e segretario di redazione della rivista “Complessità”. Oltre a una serie di saggi su filosofi ed epistemologi contemporanei, ha pubblicato: Edgar Morin e gli scienziati contemporanei (2005) e Edgar Morin dalla sociologia all’epistemologia (2006); ha redatto la voce Edgar Morin per l’Enciclopedia Filosofica Sansoni-Bompiani; ha curato diversi volumi tra cui La presenza di Kant nella filosofia del Novecento (2004), La filosofia e gli altri saperi (2005) e, per i nostri tipi, E. Morin, La sfida della complessità (2011). Sta approfondendo il radicamento filosofico della “complessità” in Vico, Hegel e Croce.