Sinossi

«Qua Giordano parla per volgare, nomina liberamente, dona il proprio nome a chi la natura dona il proprio essere»: aprendo lo Spaccio de la bestia trionfante, Giordano Bruno afferma a chiare lettere l’intenzione di impiegare un linguaggio aderente alla realtà delle cose, ponendo fine alla frattura tra res e verba che ha trascinato il mondo nel caos e nella decadenza. Il messaggio rinnovatore di cui il Nolano si sente portatore implica quindi la necessità di plasmare una lingua nuova, capace di esprimere l’infinita ricchezza di una natura divina e in perenne mutamento. Frutto di un’indagine a tutto campo sull’intero corpus bruniano e sulle sue fonti – antiche, medievali, rinascimentali – le pagine che seguono si propongono di ripercorrere, attraverso 20 voci concepite come veri e propri saggi monografici, i concetti cardine dell’indagine filosofica bruniana, consentendo al contempo di illuminare il ruolo decisivo che la Musa Nolana occupa nella nascita del lessico metafisico moderno. NOTA EDITORIALE

Il volume raccoglie alcune voci, riviste e in qualche caso ampliate, apparse in Giordano Bruno, Parole, concetti, immagini, direzione scienti?ca di Michele Ciliberto, 3 voll., Edizioni della Normale, Pisa 2014.

Autore

Salvatore Carannante (Napoli 1988) ha studiato filosofia presso l’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, concentrandosi soprattutto sul pensiero rinascimentale (con particolare riferimento alla figura di Giordano Bruno) e sulla storia della storiografia filosofica. È autore della monografia Giordano Bruno e la caccia divina e di numerosi contributi scientifici; ha poi collaborato all’enciclopedia Giordano Bruno. Parole concetti immagini. Fa parte della redazione della rivista «Rinascimento», promossa dall’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento.