Traduzione di Antonella Ciabatti.
Una desolata regione della pampa argentina con la piccola cittadina di Bosque. È qui che ha avuto luogo un tentativo di rapina in banca, finito con l’uccisione di tutti i banditi. Ed è qui che in una mattina invernale arriva Mudo, per ricostruire le ultime ore di uno di quei rapinatori, Dante, il suo nemico personale, l’uomo che vent’anni prima gli aveva portato via la moglie. Spacciandosi per sceneggiatore cinematografico interessato alla storia della rapina, Mudo riesce subito a conquistarsi la fiducia degli abitanti. Ben presto però si accorge che sotto l’apparenza di cittadina tranquilla in cui tutti fanno parte di una grande famiglia serpeggiano invidie e rivalità e sotto la nebbia si celano segreti pesanti come macigni. E il veleno che intossica la città non risparmia nessuno, neanche la figlia del potente avvocato Varini, la giovane e misteriosa motociclista Leda, che non parla più con nessuno dal giorno della rapina, giorno in cui insieme ai banditi è morta anche la madre. Quest’opera, ancorché autonoma, si svolge a distanza di un anno e mezzo nello stesso ambiente e con molti degli stessi personaggi della vicenda narrata da Dal Masetto in "è sempre difficile tornare a casa" (traduzione di Laura Pariani, 2004).
Antonio Dal Masetto nasce a Intra, nel 1938, da genitori contadini. Nel 1950 emigra con i suoi a Salto in Argentina. Collabora settimanalmente con il quotidiano argentino «Página 12» e coordina alcuni laboratori di scrittura. Per le nostre edizioni ha pubblicato: Strani tipi sotto casa (2002).