Description
Con testo inglese a fronte_x000D_
Lo stile di Sharon Olds presenta delle affinità con il cinema per il suo passare da intensi primi piani a ampie carrellate che sembrano quasi ripercorrere la storia del genere umano: la poetessa ha il dono di vedere cose comuni da angolature inusuali e in questo sta forse la maggiore originalità e la potenza della sua scrittura. Una poesia che, nelle parole del critico Kenneth Lincoln, osa non essere poetica. Al centro di questi testi c'è il corpo che è una mappa, un linguaggio comune, e non è un corpo simbolico, metafisico, ma reale, tangibile, ed essere nel corpo significa essere nel mondo. La Olds ci spinge sempre, attraverso l'apparente monotonia delle descrizioni di ambienti o eventi espressi in una forma progressivamente più narrativa, di fronte a un'epifania dove la luce è abbagliante e terribile, o dolcissima, ma sempre estremamente potente.