Description
Studioso accreditato ed internazionalmente noto dell’opera di Federigo Tozzi, Marco Marchi ripropone in questo libro i suoi saggi più antichi sull’opera del grande narratore senese: studi molto originali e allora pionieristici, frutto di una convinta attenzione rivolta a uno scrittore subito valutato di primissimo piano, che non poco hanno contribuito alla riscoperta in chiave moderna di Tozzi e a una sua attendibile definizione nel quadro del primo Novecento italiano. L’elemento unificante di questa innovativa, appassionata e appassionante interpretazione critica in progress dello scrittore – tra «ipotesi» criticamente avanzate e «documenti» che quelle ipotesi sostengono e ineccepibilmente autorizzano – è costituito dalla insospettata e invece enucleata, verificata e costantemente valorizzata presenza nell’officina di Tozzi della cultura: un Tozzi «scrittore di cultura», appunto, non etichettabile ed in sostanza emarginabile come scrittore «geniale» o «di razza», e al contrario, alla prova dei fatti, da ascrivere a pieno titolo a quel fervido quadro storiografico di cui l’autore è stato parte. È in questa prospettiva che lo stupefacente dono della scrittura di Tozzi compiutamente si rivela, facendo di lui una figura di alto profilo della letteratura italiana del primo Novecento e del Novecento tout court, al fianco di narratori di respiro europeo come Italo Svevo e Luigi Pirandello.