Sinossi

Il romanzo è, per definizione, il genere minoritario della letteratura italiana, che alla sua struttura architettonica preferisce l'inventiva musicale tipica della poesia lirica e della prosa d'arte: quando esiste, il romanzo italiano è per lo più narrativa, gusto del raccontare per il raccontare. Uno tra i pochi grandi romanzieri dell'Italia di oggi, Franco Cordelli (l'autore di un ciclo che si inaugura con Procida, nel 1973, e per il momento si conclude con Un inchino a terra, 1999), rivendica la funzione intellettuale della forma romanzo e ne avvalora la mozione etico-politica: le note e i saggi che, nell'arco di vent'anni, compongono il volume, interrogano la fragilità o la miseria del romanzo italiano, disponendosi alla maniera di una ininterrotta, drammaticamente isolata, dichiarazione di poetica.

Autore

Franco Cordelli (Roma, 1943) è critico teatrale del «Corriere della Sera». Tra i suoi libri le poesie: Fuoco celeste (1975); e i romanzi: Le forze in campo (1979), I puri spiriti (1982), Pinkerton (1986), Guerre lontane (1990), Un inchino a terra (1999), Il Duca di Mantova (2004) e Procida (2006). Per Le Lettere ha pubblicato: nel 2002, Lontano dal romanzo (a cura di Massimo Raffaeli) e La religione del romanzo (a cura di Enzo Di Mauro) ed è uscita nel 2003, la raccolta di materiali critici e biografici Il Cordelli immaginario.