Sinossi

Una raccolta di saggi ricca di prospettive interpretative inedite e un originale testo scenico dedicati a Pier Paolo Pasolini, uno in assoluto dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento. Denominatore comune delle molte incarnazioni letterarie e artistiche che Pasolini ha offerto di sé nel corso di una vita, e quindi motivo conduttore di questo libro, la poesia: dall’epoca degli studi universitari bolognesi ai paralleli, dialettali e fecondi, anni friulani della sua giovinezza; dal drammatico abbandono di quei mitici luoghi in cui natura e cultura sembravano potersi armoniosamente saldare all’impatto decisivo con Roma, con le sue traumatiche ed esaltanti borgate pullulanti di vita e violenza in cui la storia celebra definitivamente per l’autore – siamo ormai negli anni Cinquanta – le sue richieste partecipative e i suoi interrogativi. Da questo incontro deriva per Pasolini una presto matura e insieme instabile risposta artistica: una risposta dinamica, vasta e cangiante, continuamente desiderosa di nuovi spazi e nuove prove, non riluttante a contraddizioni e abiure, pronta a specificarsi, oltre che nella scrittura di versi, in racconti e in romanzi, in saggistica militante e in cinema. Una chiamata originaria, quella della poesia, sempre aggiornata e a ben vedere mai dimessa: da inorganico intellettuale del dissenso in cerca soltanto di verità e più ancora di realtà.

Autore

Marco Marchi insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Ha curato per Mondadori il «Meridiano» delle Opere di Tozzi (1987). Tra le sue pubblicazioni presso Le Lettere: Sondaggi novecenteschi. Da Svevo a Pasolini (1994), Palazzeschi e altri sondaggi (1996), Vita scritta di Federigo Tozzi (1997), Vita scritta di Italo Svevo (1998), D’Annunzio a Firenze e altri studi (2000), Novecento. Nuovi sondaggi (2004), Immagine di Tozzi (2007), Altro Novecento (2009), Stagioni di Tozzi (2010), Per Luzi (2012), Per Palazzeschi (2013), Per Pasolini (2014). Ha curato inoltre per Le Lettere, di Tozzi, l’antologia cateriniana Le cose più belle (1996), il volume di studi collettaneo Il rabdomante consapevole (2000), Novale (2007), Bestie (2011), Con gli occhi chiusi (2012), Il podere (2014) e Venti novelle (2015).