Questo volume nasce dal desiderio di comprendere come i maggiori scrittori e poeti italiani dal Trecento al Cinquecento si siano posti di fronte al messaggio liberatorio della Divina Commedia sul destino dell’anima e il suo possibile affrancamento dal dolore. In quattro diversi percorsi ermeneutici, viene analizzato inizialmente il tòpos del “rispecchiamento narcisistico” nel Canzoniere petrarchesco, assieme a quello della “spiritualità occultata” nella generale struttura del Decameron: un’opera che ha il coraggio di basarsi sul “femminino” come emblema del “sentire” a cui cristianamente si riconosce il potere di ristrutturare e purificare l’umano. In seguito, dedicandosi all’Orlando furioso, l’analisi si incentra sul personaggio di Olimpia e sul motivo della “donna abbandonata”, esaminando le differenze fra la prospettiva del razionalismo materialista lucreziano e quella ironico-scettica della sensibilità ariostesca. L’ultima indagine – la più impegnativa – presenta un’interpretazione della Gerusalemme liberata come esempio di un diverso concetto di èpos, rispetto a quello greco-latino, che ogni volta, sulla scorta dell’esempio dantesco del pellegrino “smarrito” ed “esiliato”, mostra come la vittoria dell’eroe nuovo possa in fine compiersi, ma solo a patto di un terribile rinnegamento dell’ “io” razionale, nell’incontro con la “bestia” inconscia che divora, generando abbandono alla funzione rinnovatrice, al Segreto dell’anima.
Marino A. Balducci, Ph.D. University of Connecticut - U.S.A., Professor of Italian Literature and Art History, è direttore della Carla Rossi Academy - International Institute of Italian Studies. Autore di volumi critici come Il sorriso di Ermes. Studio sul metamorfismo dannunziano (1980), La morte di re Carnevale. Studio sulla fisionomia poetica di Giuseppe Giusti (1989), Il nucleo dinamico dell'imbestiamento. Studio su Federigo Tozzi (1994), ha pubblicato saggi di ermeneutica su Dante, Ariosto, Michelangelo e altri. Come poeta, ha composto Rapsodie indiane, con prefazione di Mario Luzi (Premio Giusti 2001) e Quartine d'amore (Premio Selezione poesia 2001).