Viaggio nel mondo e nella collezione di Sebastiano Timpanaro sr a 120 anni dalla nascita

Atti del Convegno di Studi Tortorici 20-21 agosto 2008

Collana: Saggi, 79
2009, 212 pp.
Temi: Letteratura - studi e testi
ISBN: 9788860872548

Edizione cartacea

  • Brossura € 28,00  € 26,60

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Sinossi

A cura di Lucietta Di PaolaCon la collaborazione di Diletta Minutoli Sebastiano Timpanaro senior (Tortorici 1888-Pisa 1949) è una delle figure più rappresentative della cultura italiana della prima metà del Novecento. Il suo nome rimane legato anzitutto alla fondazione delle riviste, «L’Arduo» e «L’Alba», e poi al cenacolo letterario e artistico del Caffè delle Giubbe rosse e dell’Antico Fattore di Firenze, frequentati entrambi assiduamente dopo il suo allontanamento per antifascismo dall’Università di Parma. Direttore della Domus Galilaeana di Pisa per volontà di Giovanni Gentile, profuse ogni sforzo per renderla prestigiosa in un momento assai difficile per l’Italia lacerata dalla seconda guerra mondiale. Amò molto l’arte e gli artisti al punto da mettere insieme con grandi sacrifici una ricca Collezione di Stampe e Disegni (circa mille opere, ove spiccano le incisioni di G. Fattori e L. Bartolini), donata, dai familiari, dopo la sua morte, all’Università di Pisa. Nonostante l’intensa attività culturale, la vasta produzione scientifica, i rapporti con autorevoli esponenti del mondo politico, letterario e scientifico italiano e straniero, la complessa personalità di Timpanaro è rimasta a lungo trascurata e ignorata. Non sono mancati tuttavia gli omaggi alla sua memoria in occasione di manifestazioni espositive di opere dalla sua Collezione, organizzate a Firenze e soprattutto a Pisa dall’Istituto di Storia dell’arte (oggi Dipartimento di Storia delle Arti). Tali eventi hanno evidenziato la sua passione per l’arte e le sue profonde intuizioni di taluni fenomeni artistici, ma non la sua attività di pensiero, le sue idee nel campo della filosofia, della storia della scienza, i suoi rapporti con due grandi scienziati del passato, Galileo e Leonardo, che gli furono maestri e con altri scienziati del tempo. A lungo misconosciuto è rimasto anche il suo ruolo a sostegno della coniugazione consapevole di sapere scientifico e sapere umanistico.È proprio nell’ambito del recupero di questa illustre figura, dello studio della sua poliedrica personalità, dell’analisi dei molteplici aspetti del suo pensiero, della conoscenza dei suoi rapporti anche epistolari con i più alti esponenti del mondo scientifico, letterario ed artistico italiano e straniero che va individuata la ragione della pubblicazione degli Atti del Convegno, che costituiscono una tappa fondamentale negli studi su questo intellettuale e un dono che la curatrice ha voluto fare alla memoria della famiglia Timpanaro a lei molto cara.