Description
Il volume propone un’indagine sul ruolo del cinema nell’ambito della sfera pubblica tra il 1956 e il 1967. La ricostruzione della situazione dell’industria cinematografica italiana si avvale dei prodotti più significativi dell’indagine sociologica coeva e di altri materiali recuperati dalla stampa del periodo. Il dibattito su Cinema, pubblico e critica, pubblicato nell’edizione milanese de «L’Unità», evidenzia i numerosi riferimenti alle riflessioni di Antonio Gramsci sul concetto di “nazional-popolare” presenti negli interventi di critici, cineasti e semplici lettori. L’analisi di contenuto delle lettere inviate ad alcune riviste settoriali («Cinema Nuovo», «Cinema 60», «Filmcritica», «Schermi») permette di individuare inoltre “tipi ideali” di lettori-spettatori e modalità di interazione di questa élite del pubblico cinematografico con i responsabili dei periodici. La centralità del cinema nei dibattiti culturali e nella vita sociale e politica dell’epoca emerge, infine, da una gran quantità di testimonianze provenienti anche dal mondo operaio. L’ultima parte del testo è dedicata infatti alla lettura “di classe” del film di Luchino Visconti Rocco e i suoi fratelli (1960).