Attraverso uno studio ricco di documentazione originale delle confraternite religiose, l’autore esplora il rapporto fra il sacro e il profano nella Firenze del Basso Medioevo. Nella prima parte del libro, vengono analizzate attentamente e con dovizia di dati inediti le pratiche di fede dei confratelli – canto delle laudi, autoflagellazione, processioni, funerali, commemorazioni di morte e, soprattutto, il culto pubblico della Madonna di Orsanmichele. Nella seconda parte, viene approfondito e valutato il contributo delle opere caritatevoli verso i poveri della città. Ne risulta una delle più esemplari e dettagliate analisi della filantropia e dell’assistenza nell’Europa medievale, nel contesto dei grandi cambiamenti sociali, demografici e economici della Firenze prima e dopo la “peste nera”.