Sinossi

Rappresentato per la prima volta nel luglio 1882, pochi mesi prima della morte, il Parsifal costituisce l’estremo sforzo creativo di Richard Wagner e l’ideale compimento della sua parabola artistica e spirituale. Celebrando la redenzione universale attraverso la vicenda del puro folle che riesce a salvare dalla rovina i cavalieri che custodiscono il Sacro Graal, l’opera sigilla infatti tutto l’immenso lavoro wagnenano di reinterpretazione della Kultur germanica, qui indirizzata verso il definitivo approdo cristiano. Sotto la spinta di una fortissima tensione ideale verso la purezza, il Wort-Ton-Drama si trasforma in sacra rappresentazione, quasi in liturgia: non a caso, dal primo debutto sino a non molto tempo addietro, nel teatro-tempio di Bayreuth il pubblico si asteneva dall’applaudire al calar del sipario, come se avesse assistito a una solenne funzione religiosa.Il testo del Parsifal viene qui riproposto nella classica traduzione di Guido Manacorda, che negli anni Venti compì l’impresa, ancora oggi per molti versi insuperata, di volgere in italiano tutti i drammi musicali di Wagner, riuscendo a fondere il rispetto del senso letterale del testo con il mantenimento dei suoi valori poetici. Come negli altri volumi della serie, introduzione, note e commento forniscono tutti gli indispensabili riferimenti storici, letterari e filosofici, offrendo anche una concisa quanto puntuale spiegazione del rapporto tra la musica e i versi.

Autore

Wilhelm Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) è stato un compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco. Citato a volte nei testi in lingua italiana come Riccardo Wagner, è riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca, nonché del romanticismo. Wagner è principalmente noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori di opera lirica, Wagner scrisse sempre da sé il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori. Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntistica, il ricco cromatismo, le armonie, l'orchestrazione e per l'uso della tecnica del leitmotiv: temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti. Wagner inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del Tristano avrà infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica. Egli trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera totale), sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui costruito appositamente per la rappresentazione dei suoi drammi, dove tuttora si svolge il Festival di Bayreuth, dedicato completamente al compositore di Lipsia. La sua arte rivoluzionaria, su cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi, nonché quelle della filosofia di Arthur Schopenhauer, e dal punto di vista musicale influssi dell'intera storia della musica classica, scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in "wagneriani" e "antiwagneriani": fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita. Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L'anello del Nibelungo come la rinascita dell'arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, cioè il suo aspetto istintuale._x000D_ Fonte WIKIPEDIA