1999, 118 pp.
ISBN: 9788871664828
Il titolo inventivamente musicale di questa nuova raccolta poetica di Maura Del Serra evoca ed esprime, con una persuasione tanto meno dogmatica quanto più incisiva, l'universo di poliedriche compresenze ed interazioni - simboliche, esistenziali, vastamente umane e civili - che da sempre distingue la sua voce per la singolare assolutezza di una vocazione, riflessa in una profonda pietas creaturale. Qui la difficile quadratura del cerchio della maturità biografica, sentita come necessaria consumazione, è affidata alla prima delle tre sezioni, che coinvolge il lettore nell'ironia drammatica di un Autoscatto, e si confronta con l'autoidentificazione nel perenne "orizzonte nascente" della parola; colluttando poi, nella sezione mediana Intendere, volere, con gli "indizi" di vittoria e sconfitta, salvezza e perdizione di cui la storia umana è disseminata, e additando il possibile approdo dinamico della mente e del cuore ad una medietas vigile, ricca di umori e di memorie comuni. Questa componente si identifica a sua volta, nell'ultima sezione L'oltre, con "l'arte povera di benedire", propria del poeta e di quella sua fluida incarnazione sapienzale che fu il pensiero di Eraclito, alla cui figura di crocevia fra Occidente ed Oriente l'autrice ha recentemente dedicato una pièce in versi, e nel cui nome trova suggello la prima parte del libro: che si riapre e culmina nell'epilogo dei Versi per la danza, un trittico teatrale di suggestiva originalità lirica e mimica, dove le voci - quella maschile, quella femminile, quella dei sensi personificati - danno vita ad una vera e propria drammaturgia della coscienza, ad un tempo classica e futuribile.
Maura Del Serra è nata a Pistoia nel 1948. Ha iniziato a scrivere poesie giovanissima e dopo le scuole medie ha frequentato il Liceo Niccolò Forteguerri, assimilando profondamente la cultura classica e assecondando al tempo stesso la precoce, onnivora sete di approfondimenti letterari, soprattutto nell'ambito della poesia europea, ma ben presto anche russa, americana, cinese, giapponese, indiana. Dopo gli studi superiori si è iscritta alla Facoltà di lettere dell'Università di Firenze, e durante gli studi universitari ha partecipato ai fermenti del Sessantotto, seguendo con slancio ideale ma non ideologico le istanze libertarie dei movimenti studenteschi europei (in particolare francesi e tedeschi). Nel 1972 si è laureata in Letteratura italiana moderna e contemporanea, discutendo una tesi sulla poesia di Dino Campana, dalla quale ha ricavato il suo primo volume di critica letteraria "L'immagine aperta. Poetica e stilistica dei Canti orfici" (1973). Ha iniziato quindi l'attività di insegnamento nelle scuole superiori e, stabilmente dal 1975, nella stessa Università di Firenze, dove in periodi successivi ha ricoperto le cattedre di Letteratura italiana, Letteratura italiana moderna e contemporanea, Letterature comparate. È vasta la sua attività letteraria, che alterna la composizione di testi di poesia, teatro, critica e la traduzione di autori di varie epoche e lingue come Marcel Proust, Simone Weil, William Shakespeare, Virginia Woolf, Katherine Mansfield, Else Lasker-Schüler. Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo i volumi che raccolgono le opere poetiche, teatrali e saggistiche pubblicate nel corso del tempo: "Adagio con fuoco" (1999); "L'opera del vento. Poesie 1965-2005" (2006) e "Tentativi di certezza. Poesie 1999-2009" (2010), che raccolgono le opere poetiche, Teatro (2015), che raccoglie tutti i suoi testi teatrali, Di poesia e d'altro, tre volumi usciti fra il 2000 e il 2010 che raccolgono la sua opera critica.