Atti del Convegno di Figline Valdarno (14-15 novembre 2008)Per gli uomini del Medioevo italiano, che cosa differenziava una città da qualsiasi altro insediamento umano? Qual’era la caratteristica originaria della città e com’era definita? Iacopo da Varazze avrebbe risposto senza ombra di dubbio che una città non poteva definirsi tale se non insignita del titolo di sede episcopale. Almeno nella Penisola non sembravano allora esserci molti dubbi: il carattere essenziale dell’essere città era dato dal costituire il punto di riferimento centrale di una diocesi. Dunque, anche Figline poteva vantare, dalla seconda metà del XII secolo, il titolo di città grazie al trasferimento della sede vescovile fiesolana: un episodio che si dipana nella lettura degli interventi riuniti in questo volume contenente gli atti del convegno “Il castello, il borgo e la piazza. I mille anni di storia di Figline Valdarno, 1008-2008” tenutosi nel 2008 e che il Comune di Figline Valdarno, con la consulenza di Paolo Pirillo (Università di Bologna) e di Andrea Zorzi (Università di Firenze), ha organizzato per ricordare il millenario della prima testimonianza documentaria del toponimo Figline destinato a trasformarsifino a divenire la piccola cittadina che oggi conosciamo.