Prefazione di F. Perfetti Questa cronaca dei primi tre anni del dopoguerra italiano è una scanzonata ricostruzione, giocata anche sul filo di una sottile ironia, delle vicende, in molti casi tragicomiche, nelle quali furono coinvolti molti dei reduci del fascismo repubblicano, i cosiddetti “repubblichini”, i “fascisti senza Mussolini”, ridotti in uno stato di semiclandestinità. Questi “neofascisti” cominciarono a organizzarsi in gruppuscoli vagheggiando “colpi di stato”, manifestazioni di forza, azioni dimostrative, e impegnandosi in una attività, attentamente vigilata dalla polizia, e poco pericolosa.
Enrico de Boccard (1921-1988), giornalista e scrittore, fu uno protagonisti delle vicende raccontate in questo testo. Il suo nome è legato anche al romanzo Donne e mitra considerato uno dei testi più bella della “letteratura dei vinti”.