Sinossi

Cardinale, promotore dell’Inquisizione romana e pontefice dal 1555 al 1559, Paolo IV (Gian Pietro Carafa) costituisce una delle figure più rappresentative della travagliata transizione dalla Chiesa rinascimentale a quella controriformista. Attraverso la ricostruzione delle vicende politiche del pontificato di Paolo IV, del processo e della condanna cui furono sottoposti i nipoti dopo la sua morte e dei giudizi cui diedero luogo fino al Seicento, questo volume illustra le contraddittorie origini, ad un tempo politiche e religiose, dell’affermarsi di una linea “intransigente” all’interno dell’istituzione ecclesiastica, la lotta alla fine vittoriosa contro le opposte tendenze moderate, il loro intreccio con il quadro politico europeo e le prolungate polemiche letterarie che seguirono questi eventi. Un serrato intreccio politico-religioso, dunque, condotto tra storia e storiografia, dal quale emerge non solo un’immagine in larga parte inedita di questo pontefice, fino al Novecento rimasta ferma da una parte alla celebrazione del “papa santo” e dall’altra alla condanna dell’“indegno pontefice”, ma anche delle precedenti codificazioni di uno degli snodi più importanti della Controriforma.