Sinossi

Il libro intende analizzare le relazioni intercorse tra lo Stato di Israele e i vari governi degli Stati Uniti dalla nascita dello Stato ebraico (1948) sino ad oggi, ma partendo dalla fine della seconda guerra mondiale, quando il movimento sionista ricominciò a tessere la sua trama diplomatica collegandosi al nuovo presidente americano, Harry Truman. L'analisi delle relazioni israelo-americane per tutto il secondo dopoguerra non potrà non tener conto del contesto medio-orientale, in cui Israele e, per diverse ragioni, gli Stati Uniti svolsero un'intensa attività politica: il primo, per creare le condizione per la propria sopravvivenza; il secondo, per contrastare la penetrazione sovietica nella regione. Nello svolgere tale attività, i due paesi talora trovarono comune ragioni per sviluppare un'intesa politica, ma altrettanto spesso percorsero strade diverse e talvolta contrappposte. Le oscillazioni di questa relazione sono analizzate nel libro. Nello stesso tempo, come detto, la guerra fredda nel Medio Oriente produsse situazioni politiche in cui le relazioni tra i due paesi subirono variazioni anche significative, in stretto rapporto, peraltro, con l'evoluzione del quadro politico del mondo arabo-islamico, scosso da una lunga serie di crisi che determinarono, come conseguenza, le oscillazioni di quella che molti studiosi hanno definito la special relationship israelo-americana. L'analisi e l'interpretazione degli avvenimenti si sviluppa sulla scorta di un'amplissima documentazione proveniente dagli archivi americani, inglesi e israeliani, oltre che di una vastissima bibliografia di fonti secondarie.

Autore

Antonio Donno è stato professore ordinario di Storia dell’America del Nord e poi di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università del Salento e alla Luiss. È autore di numerosi volumi e articoli sul conservatorismo americano, sulla guerra fredda e sulla politica americana nel Medio Oriente, con particolare riguardo alle relazioni con il sionismo e Israele.