Prefazione di F. PerfettiScritto con il garbo e il gusto narrativo tipici della prosa di Ansaldo, questo volumetto raccoglie per la prima volta alcuni articoli dedicati alla figura del maresciallo Paul Ludwig von Hindenburg, discendente di una antica famiglia militare prussiana, eroe di guerra che nell'estate del 1914 era riuscito a bloccare l'offensiva russa con le vittorie di Tannenberg e dei Laghi Masuri, e ultimo presidente della Repubblica di Weimar. Ne risulta un ritratto vivace, suggestivo, pieno di chiaroscuri, indicativo di come l'eco degli avvenimenti tedeschi fosse percepito in Italia in certi ambienti sostanzialmente conservatori.Un uomo, Hindenburg, il cui destino fu, come ben sottolinea Ansaldo, «paradossale» perché, morendo, l'ultimo Junker lasciò l'impero nelle mani del «figlio di un doganiere di Braunau, antico soldato in un reggimento di fanteria, di professione originaria pittore-decoratore».A Hindenburg, che si autodefinì «un soldato smarrito nella politica», Hitler fece innalzare a Tannenberg un imponente mausoleo distrutto dai russi nel 1945.
Giovanni Ansaldo (1895-1969), giornalista e scrittore, diresse «Il Telegrafo» di Livorno, di proprietà dei Ciano, dal 1937 al 1943. Dopo la guerra diresse «Il Mattino» di Napoli dal 1950 al 1965 e collaborò a numerose riviste fra le quali «L’Illustrazione Italiana», «Tempo Illustrato», «Il Borghese». Per i nostri tipi è uscita la ristampa della celebre biografia di Giolitti dal titolo Il ministro della Buona Vita. Giovanni Giolitti e i suoi tempi e L’ultimo Junker. L’uomo che consegnò la Germania a Hitler.