

Il libro si inserisce in un cammino professionale che ha portato l’autrice, come molti suoi colleghi, a riflettere sul vero significato di percorsi terapeutici intensivi applicati a pazienti con scarse o e probabilità di sopravvivenza, e il cui peso per il neonato è enorme e, quindi, discutibile. Si è infatti diffusa una maggior consapevolezza delle conseguenze umane e affettive, ma anche sociali, che le cure intensive impongono al paziente stesso e alla sua famiglia.Il volume ripercorre le tappe e gli enormi successi che la neonatologia ha conseguito negli ultimi 50 anni; passa attraverso le statistiche di sopravvivenza e di mortalità, l’incidenza di handicap e disabilità nei sopravvissuti, gli atteggiamenti terapeutici nei vari paesi, europei ed extraeuropei, la legislazione italiana e straniera. L’ambito di riflessione bioetica vuole interrogare la società sul vero fine delle cure intensive nei piccolissimi e sull’identificazione del vero interesse del bambino.
La dottoressa Maria Serenella Pignotti si è laureata in medicina e chirurgia presso l'Università di Firenze dove si è poi specializzata in pediatria ed in medicina legale. Ha compiuto gli studi di neonatologia a Roma, e quelli di bioetica a Firenze presso la facoltà di filosofia. È autrice di un libro sulla prematurità Nato piccino picciò (per le nostre edizioni, 2000) e di svariati articoli su riviste italiane e straniere, principalmente dedicati ai temi della prematurità.

Angelo consolatore e ammazzapazienti
Benedetto Montagni
Caffè & caffè
Marina Cecchetti
Il nuovo menù del bambino allergico
Elio Novembre, Cristina Massai, Alberto Vierucci
Adrien o la collera dei neonati
Jean-Pierre Relier,
Elogio della bellezza
Vincenzo Del Gaudio
Nato piccino picciò
Pignotti,
Il grande affare della sapienza umana
Luigi Guerrini
San Matteo e San Giovanni di Dio
Esther Diana