Sinossi

Prefazione di Pierre Sorlin La ricerca, la prima in Italia, analizza la transizione dal cinema muto al cinema sonoro, evidenziando la specificità e l’originalità del cambiamento in Italia, in rapporto sia con la situazione europea (investita da un tormentato dibattito teorico) sia con quella statunitense (adattatasi rapidamente alle logiche dell’industria). Il contesto teorico e critico mostra infatti una consapevolezza specificamente italiana del complesso “ambiente sonoro” cui il cinema appartiene: il film sonoro non è un’entità isolata ma partecipa della radicale rivoluzione determinata nel mondo moderno dalle possibilità di registrazione e di trasmissione del suono (telefono, disco, radio, ecc.). Il testo prende dunque in esame alcuni significativi film italiani degli anni Trenta e mostra nell’uso delle componenti sonore (voce, rumore, musica), nelle tematiche (originalità/duplicazione, doppiaggio), e nei rimandi all’universo mediale (promozione radiofonica e discografica), una logica di contaminazione e di confronto tra il cinema e gli altri media, e in particolare con la radio, differente dalla difesa europea della specificità cinematografica immergendo il lettore nei suoni e le immagini di un momento cruciale dell’arte e dell’industria cinematografica nazionale.

Autore

Paola Valentini è ricercatore presso l’Università di Firenze dove insegna Storia e critica del cinema e Storia della radio e della televisione. Svolge attività di ricerca sul cinema italiano e ha dedicato grande attenzione allo studio del cinema sonoro, con riferimento in particolare al suono e alla voce nel cinema italiano e ai rapporti tra cinema e altri mezzi di riproduzione sonora. Ha pubblicato saggi su riviste nazionali e internazionali e i volumi La scena rubata. Il cinema italiano e lo spettacolo popolare (1924-1954), Milano 2002 e Il suono nel cinema. Storia, teoria e tecniche, Venezia 2006.