Sinossi

Traduzione di F. Del GiudicePostfazione di D. SíminiDotato di una penetrante forza evocativa, Mauricio Rosencof trascina il lettore nella partecipazione al dramma del suo “io” e della sua famiglia nella lotta contro la cieca ferocia della tirannia.I campi di concentramento nazisti e la cella sotterranea cui lo stesso Rosencof fu rinchiuso per molti anni dalla dittatura uruguaiana sono gli scenari in cui l’autore ricostruisce le lettere che, pur concepite solo nella mente, sono testimonianza della gravità del dolore e della separazione, ma anche il risultato del bisogno di comunicare per sentire il fluire dell’esistenza nella duplice connotazione di amore e malvagità.«Le lettere costituiscono, per me – dichiara l’autore –, una meravigliosa forma d’espressione non solo perché mi ricordano quelle che da bambino mi leggeva mio padre ma anche perché sono state l’unico mezzo di comunicazione con il mondo esterno durante la mia prigionia».

Autore

Mauricio Rosencof è nato a Florida, Uruguay, nel 1933, da una famiglia di immigranti ebreo-polacchi. Scrittore, drammaturgo e giornalista, è stato uno dei nove ostaggi che la dittatura uruguaiana ha tenuto per undici anni in condizioni disumane e di completo isolamento. Attualmente è assessore alla cultura del comune di Montevideo. Numerosi testi di Rosencof sono stati tradotti in tedesco, inglese, francese, olandese e turco. Della sua vasta produzione, Le lettere mai arrivate è la prima opera tradotta in lingua italiana.