Sinossi

Questo studio di Simonetta Bartolini, attraversando l’intero corpus della scrittura sofficiana, ricostruisce la biografia intellettuale dell’artista attraverso l’opera, per offrire un’interpretazione originale, e a tratti inconsueta, del ruolo essenziale che egli rivestì nello sviluppo della cultura italiana, non solo rispetto alle cosiddette avanguardie storiche, ma anche rispetto al fascismo in ordine al quale la damnatio memoriae del dopoguerra ha steso un velo di oblio e di equivoci che queste pagine cercano di emendare. Rileggendo con occhio scevro da pregiudizi i testi dell’artista toscano, l’autrice indica un percorso unitario e sostanzialmente omogeneo che, nonostante la dichiarata avversione di Soffici al romanzo, fa della sua opera il grande romanzo della vita di un artista e del ‘900, evidenziando quanto l’intellettuale reazionario degli anni Venti non fosse affatto in contrasto con l’innovatore dei primi del secolo, e anzi egli rappresenti uno dei personaggi più significativi della cultura della prima metà del ‘900.

Autore

Simonetta Bartolini insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università S. Pio V di Roma. Studiosa del ’900 e del romanzo contemporaneo, si è occupata in particolar modo D’Annunzio, Giuliotti, Guareschi, Magris, Pasolini. Ha pubblicato, fra le altre cose, i carteggi fra Gianna Manzini e Giulio Innocenti, (1996), fra Papini e Occhini (2002), e, per le nostre edizioni, il romanzo inedito di Barna Occhini Lettera a te (2002).