

La «bellezza difficile», secondo un motto memorabile fatto suo da Ezra Pound, è quella dell’arte visiva più recente: con tutta la sua complessità, la sua intransigenza, la sua forza sperimentale. Un’arte che il libro di Stefano Chiodi affronta indagandone esiti e personalità originali, ricostruendo il retroterra di opere significative, discutendo concezioni estetiche e interpretazioni critiche, raccogliendo testimonianze dalla voce viva degli artisti. La bellezza difficile è un libro sugli intrecci, le gemmazioni, i ritorni e le persistenze che hanno punteggiato la vicenda dell’arte italiana e internazionale degli ultimi quarant’anni e un tentativo criticamente motivato di individuare linee di fondo, lunghe durate, connessioni che scavalcano i limiti generazionali e gli ambiti espressivi. La bellezza difficile è in definitiva un libro sull’identità del nostro tempo, sulle sue trasformazioni e le sue fratture, sui nodi teorici connessi alla produzione e alla circolazione delle immagini, sullo statuto sociale dell’arte artistica come pure sulla dimensione altamente individuale dell’esperienza estetica.
Stefano Chiodi (Roma, 1963) è storico e critico d’arte. Tra i suoi libri, Espresso (2000), Prototipi (2004), Una sensibile differenza (2006), La bellezza difficile (Le Lettere 2008). Ha curato mostre in musei e gallerie (tra le più recenti vedovamazzei, MADRE, Napoli 2006). Scrive su «il manifesto» e «Specchio». Insegna Storia dell’arte contemporanea al DAMS dell’Università Roma Tre e all’Accademia di belle arti di Macerata; cura le attività di ricerca del Museo nazionale delle arti del XXI secolo-MAXXI di Roma.

Ala spazzina
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Senza orologio ma dentro il tempo
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«Uomo di penna e di pennello»
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Cieli immensi
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Stefano Crespi
Quasi un diario. 2003-2013
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Giorgio de Chirico
Giovanna Rasario