Diversamente dall’immagine, la parola letteraria si direbbe aver oggi perduto d’importanza sia in ambito teorico sia, più in generale, in tempi sotto l’assedio di virtualità e multimedialità. Eppure, a scorno di tanta inattualità, la letteratura resta un luogo d’elezione per pensare, fra le altre cose, anche la natura dell’immagine. I capitoli di questo volume rappresentano una galleria di “casi” esemplari: ecco Friedrich Nietzsche, il filosofo cieco, consegnare la struttura della Nascita della tragedia alle segrete apparizioni di un dipinto di Raffaello; ecco Rainer M. Rilke, davanti alle opere di Rodin, dialogare con il pensiero di Konrad Fiedler; ecco Hugo von Hofmannsthal, lo scrittore che tanto si ispirò a celebri dipinti, condurre le proprie riflessioni sull’immagine al seguito della filosofia di Kant. Ecco poi gli acquarelli di Hermann Hesse; le poesie di Gottfried Benn sull’orlo della notte, con il loro flutto di immagini endogene. E poi, i versi di Paul Celan, alla ricerca di un’immagine a misura del dolore umano. Infine, le strofe di Durs Grünbein, cosmopolite e globalizzate quant’altre mai, e insieme così profondamente consapevoli della natura metaforica delle loro immagini.
Amelia Valtolina insegna Letteratura Tedesca all’Università degli studi di Bergamo. Esperta della poesia tedesca del Novecento, hacurato l’edizione italiana di opere di Ilse Aichinger, Gottfried Benn, Rainer M.Rilke, Lou Andreas-Salomé, Theodor Fontane. Tra i suoi lavori recenti, Blu e poesia (2002), Bleu (2006).