

Le memorie di una delle più significative personalità dell’Italia liberale dall’unità fino all’avvento del fascismo. Appartenente a una illustre famiglia genovese, l’Autore ripercorre gli anni trascorsi a Firenze e a Roma subito dopo l’Unità e racconta la sua prestigiosa carriera di diplomatico. Fu, come Ambasciatore in Cina, testimone oculare e protagonista della rivolta dei boxer che si risolse con l’assedio a Pechino delle legazioni europee immortalato in un celebre film. Accanto al “mal d’Oriente” il “mal d’Africa” scoppiato dopo che fu per anni governatore civile della colonia d’Eritrea. La prefazione di Francesco Perfetti, fondata su carte e appunti inediti, ripercorre gli anni successivi a quelli delle memorie sottolineando l’antifascismo e il lealismo monarchico di questo conservatore d’altri tempi, ritiratosi a vita privata.
Giuseppe Salvago Raggi (Genova, 17 maggio 1866 – Molare, 28 febbraio 1946) è stato un diplomatico italiano appartenente ad una nobile famiglia genovese. Ministro a Pechino durante la Rivolta dei Boxers, Console generale al Cairo, Governatore dell'Eritrea (25/03/1907 - 17/08/1915), Ambasciatore a Parigi (1916-17) e Senatore del Regno dal 1918. Fu anche scrittore e viaggiatore, il suo libro Lettere dall'Oriente, scritto in seguito ad esperienze di viaggio fatte all'età di 22 anni nel mondo Arabo, continua tutt'oggi ad essere ripubblicato.

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