Emilio Isgrò

L'Orestea di Gibellina e gli altri testi per il teatro

Collana: Fuori Formato, 29
2011, 632, con illustrazioni in b/n pp.
Temi: Musica e Spettacolo
ISBN: 9788860874146

Edizione cartacea

  • Brossura € 48,00  € 45,60

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Sinossi

A cura di Martina Treucon immagini dell’autore e di Arnaldo Pomodoro. Da cinquant’anni Emilio Isgrò segna in modo indelebile la scena culturale italiana, non solo con le famigerate “Cancellature” e le altre celebrate opere visive, ma con multiformi interventi in altri campi delle lettere e delle arti, dalla poesia alla narrativa al teatro. Nella location particolarissima delle rovine del paese di Gibellina, distrutto dal sisma del gennaio ’68, in tre successive occasioni dal giugno del 1983 alle due estati successive, Isgrò mise in scena il suo testo più significativo: una riscrittura dell’Orestea di Eschilo in un quanto mai originale impasto linguistico di italiano, siciliano e altri idiomi. Così inaugurando un nuovo straordinario spazio teatrale e segnando una svolta epocale nella storia degli spettacoli classici, non solo in Italia. A distanza d’un quarto di secolo, quello spettacolo resta nella storia per la grande portata simbolica e la rilevanza dei contributi artistici. In questo volume l’autore ha restaurato il testo, accentuando la ricchezza dell’impasto linguistico e la forza dell’ambizioso impianto corale. Oltre all’Orestea il volume raccoglie di Isgrò i contributi critici e i “manifesti” teorici, insieme agli altri testi pensati per la scena.

Autore

Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) , artista poliedrico d’inesauribile creatività, è tra i massimi esponenti italiani della teoria visiva. Poeta, drammaturgo, critico teatrale e d’arte, per anni giornalista e inviato all’estero. Oltre ai testi teatrali qui raccolti (l’Orestea ha avuto una prima pubblicazione, da Feltrinelli, tra il 1983 e l’85), ha pubblicato raccolte poetiche (Fiere del Sud, 1956; L’età della ginnastica, 1966; Oratorio dei ladri, 1996; Brindisi all’amico infame, 2003), romanzi (L’avventurosa vita di Emilio Isgrò, 1974; Marta de Rogatiis Johnson, 1977; Polifemo, 1989) e gli scritti teorici raccolti in La cancellatura e altre soluzioni, 2008. Le sue cancellature sono esposte in molti musei del mondo, dal MOMA di New York al Museo Reale di Belle Arti di Bruxelles.

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