2011, 192 (ristampa 2012) pp.
Temi: Letteratura - studi e testi
ISBN: 9788860874603
Traduzione di Angelo MainardiFrizzante e saporito excursus sui legami che il libertino intesse in permanenza tra la tavola e il letto, questo libro celebra l’ingresso trionfale nella letteratura dell’arte gastronomica attraverso il romanzo licenzioso. Le gioie della tavola vengono passate in rassegna da Safran con humour, gustose citazioni e tanti aneddoti che mettono in luce la stretta relazione che ha legato erotismo e nutrimento nel corso del Settecento. Le virtù afrodisiache degli alimenti (cioccolato, ostriche, caffè, champagne, vini, liquori), che costituiscono i vari capitoletti del libro, erano conosciute assai prima del secolo dei Lumi, ma, nota Safran, bisognerà attendere i grandi libertini, come Casanova e Sade, per vederli associati ai piaceri della bocca e ancor più a quelli dell’alcova… Repertorio di ricette e menu “golosi”, il libro è un viaggio pieno di fascino che ci fa entrare nella società galante dell’epoca e nella narrativa più irreverente, ispirata dalla nuova filosofia della “natura” e della “ricerca della felicità”. TG2 Eat Parade del 25 novembre 2011. Breve recensione al minuto 8,58 del servizio video.
Serge Safran è nato a Bordeaux e vive a Parigi. Direttore letterario delle edizioni Zulma, è autore di raccolte di poesia e di racconti di viaggio. Ha pubblicato Heures tendres (ed. La Musardine) e il romanzo La stagiare (ed. Léo Scheer).