

Gli intellettuali sono stati tra i principali protagonisti della modernità e della storia occidentale negli ultimi due secoli. Se nella società industriale essi erano ancora una minoranza spirituale separata e distinta, secondo una concezione aristocratica della cultura e della politica, nel mondo globale divengono innanzitutto lavoratori della conoscenza, una forza sociale ed economica che, su questa base, articola il suo potenziale critico in Rete e nei movimenti sociali. L’emancipazione, da percorso collettivo assistito dall’alto attraverso l’opera di sapienti “illuminati”, diviene un processo costruito dal basso e avente come baricentro il rapporto tra indignazione, riflessione critica e rivendicazione della dignità personale. Questo libro, analizzando questi processi di trasformazione, punta anche a liberare il nostro pensiero da un’inutile nostalgia del passato che ci rende incapaci di cogliere l’emersione ma anche le contraddizioni degli intellettuali di oggi.
Intervista a Francesco Antonelli all'interno del programma "Millepagine" di RAINET
Francesco Antonelli è ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche, Roma Tre dove insegna sociologia generale. Da anni svolge attività di ricerca e docenza in Italia e all’estero sui conflitti, i movimenti sociali e la teoria sociologica contemporanea. Fa parte della redazione delle riviste «La Cittadinanza Europea», «Democrazia e sicurezza» e collabora alla pagina culturale de «il manifesto». Tra i suoi ultimi lavori (con Benedetto Vecchi) Marx e la società del XXI secolo, Verona 2012.

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