

Si ama la musica per il piacere, magari epidermico, che dà all'orecchio l'ascolto, per il timbro degli strumenti e delle voci, oppure per la stupefacente armonia con cui le note si susseguono, si combinano, concordano, oppure ancora perché la musica sembra esser dotata di un sottinteso metafisico, rinviare a un assoluto, all'armonia delle sfere di cui parlava Pitagora. Di tutto ciò è traccia in questo libro, ma l'Autore ha inteso partire da altre motivazioni e, in particolare, dalla consapevolezza del nesso inscindibile che lega musica, vita e memoria. Le vicende esistenziali, i tempi e i luoghi, gli studi compiuti e gli affetti sono come segnati, in queste pagine affidate al ricordo, da un sottofondo musicale, una colonna sonora sembra averli sempre accompagnati. La musica amata ritorna e vive in noi perché legata al passato, ma la memoria, a sua volta, acquista smalto e verità proprio perché la musica (una certa sonata, un'aria d'opera, anche il più semplice dei canti e dei motivi) ne ha come trasposto il possibile significato, lo ha come esaltato a livelli misteriosi e sublimi.
Lionello Sozzi, professore emerito dell'Università di Torino, è socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, membro dell'Accademia delle Scienze di Torino, direttore della rivista «Studi Francesi», presidente della Fondazione Sapegno. Tra le sue pubblicazioni recenti: Da Metastasio a Leopardi, Vivere nel presente, Il paese delle chimere, Gli spazi dell'anima, Amore e Psiche. Ha curato edizioni di Rabelais, Des Périers, La Fontaine, Racime, Marivaux, Rousseau, Hugo, Michelet, Maupassant, Gracq.

Voci metastasiane
Giovanni Ferroni
Cantautori di frontiera
Filippo Sala
Un musicologo inconsapevole
Carlo Benedetti
C. A. Bixio
Liana Cellerino
Il teatro del Cocomero a Firenze
Caterina Pagnini
Maria Melato
Paola Daniela Giovannelli
Dialoghi con Luigi Squarzina
Elio Testoni
Il dramma e l'immagine
Carla Bino