Federigo Tozzi

Il podere

Collana: Pan, 32
2014, 314 pp.
Temi: Letteratura - narrativa
ISBN: 9788860877703

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Sinossi

Introduzione e a cura di Marco MarchiIl podere comincia laddove Ricordi di un impiegato – soprattutto nella loro primissima redazione, in cui chi è ammalato e presumibilmente morirà è il padre del protagonista – finiscono. Ma alla puntualità di una prosecuzione cronologico-biografica rispecchiata dalla scrittura, giunta alla prova dirimente della scomparsa del padre e al tema ereditario ad essa connesso, fa in realtà riscontro il senza-tempo di una storia segreta, protratta da sempre, radicata nel “profondo”: un rapporto – quello tra padre e figlio – esistenzialmente fondante, che è il tema privilegiato e ineludibile attorno al quale ruota l’intera opera di Tozzi, modernamente tesa a coglierne le più sensibili articolazioni ed implicazioni. Dominano così nel Podere, in un’affascinante narrazione che è tutt’altro che il naturalistico evolversi di vicende legate a contrastate eredità e minacciati diritti, le imprevedibilità soggioganti dei «misteriosi atti nostri»: quegli atti legati a insindacabili pulsioni inconsce che altrove Tozzi definisce, sostenuto da un’ampia cultura psicologica pervenuta persino a informazioni di tipo freudiano, «movimenti determinati da cause ignote».VIDEODOCUMENTAZIONI - Tozzi, la scrittura crudele

Autore

Federigo Tozzi è uno in assoluto dei massimi scrittori italiani del primo Novecento e del Novecento tout court. Narratore senese morto giovane all’età di soli trentasette anni, ha lasciato una serie di opere che bastano a consacrarlo pienamente nella sua grandezza. Tra esse, pubblicate dalla casa editrice Le Lettere e criticamente curate da Marco Marchi, i romanzi Con gli occhi chiusi e Il podere, le prose di Bestie, la selezione antologica d’autore dell’epistolario cateriniano (Le cose più belle di Santa Caterina da Siena) e le splendide lettere alla fidanzata raccolte in Novale.