

Attraverso il linguaggio, gli esseri umani costruiscono percorsi e spazi d’azione condivisi. Eppure, le parole sono anche fonte di malinteso, strumento di scontro oltre che di incontro. È sul piano del dialogo, in cui punti di vista spesso opposti si confrontano, che si dispiega in maniera peculiare questa doppia natura del linguaggio. Come fanno, dunque, gli umani a districarsi nel groviglio di fraintendimenti a cui è costantemente esposta la conversazione? Cosa accade nella nostra mente mentre siamo impegnati a costruire un fragile fil rouge con il nostro interlocutore? Sullo sfondo degli studi attuali interni alle scienze cognitive, questo libro tenta di rispondere alla domanda indagando le abilità psicologiche alla base delle forme di equilibrio messe in atto per mantenere il filo della conversazione. Tale indagine rivela che i confini tra comprensione e fraintendimento sono più labili di quanto siamo portati a credere.
Alessandra Chiera è Dottore di ricerca in Scienze Cognitive. Attualmente collabora alla cattedra di Filosofia del linguaggio all’Università Roma Tre. I suoi interessi di ricerca riguardano i meccanismi cognitivi alla base della comunicazione e dei processi di socializzazione. Su questi temi ha pubblicato articoli su riviste nazionali e internazionali; tra questi: Inferenze comunicative e architetture cognitive (2014), Language in Interaction. The Role of Conscious Processes in Conversation (2014), The Price of Being Social (2015).

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