Una sintesi inedita. I repertori e le abitudini di compagnie e capocomici al tramonto, la mercificazione degli spettacoli, le provocazioni delle avanguardie, le nuove drammaturgie del primo dopoguerra, i tentativi di creare Teatri d'Arte, i diversi sistemi di sovvenzione statale, l'avvento della regìa, la nascita degli Stabili, gli sperimentalismi scenici e le utopie politiche degli anni Sessanta e Settanta. Non, dunque, una storia tradizionale, ma un'esplorazione delle cellule che hanno generato le grandezze e le miserie di un fare teatro. Sempre sull'orlo della crisi, eppure capace di prove memorabili grazie alla creatività dei suoi artefici.
Roberto Tessari insegna Letterature comparate presso il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Torino. Drammaturgo e saggista, ha dedicato numerosi volumi alla storia della Commedia dell'Arte, al teatro europeo del Settecento, alle avanguardie artistiche del Novecento e a Pirandello.