Dante Alighieri

La Divina Commedia di Dante illustrata da Sandro Botticelli

Versione rilegata in cofanetto

Collana: Grandi classici illustrati
1996, 504, con illustrazioni b/n e a colori pp.
Temi: Grandi libri illustrati
ISBN: 9788871662985

Edizione cartacea

  • Brossura € 300,00

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Sinossi

Prefazione Jacqueline RissetPresentazione e commento ai disegni Peter Dreyer Attorno al 1490, Lorenzo di Pier Francesco de' Medici affidò a Sandro Botticelli il compito di illustrare la Divina Commedia copiata su pergamena da Nicolaus Mangona. Affascinato dalla bellezza misteriosa del testo di Dante, l'artista fiorentino dedicò numerosi anni a quest'opera monumentale. I disegni, realizzati a punta di metallo su pergamena, ripresi a inchiostro e parzialmente colorati, confermano quanto il Botticelli fosse permeato della poesia dantesca. Così uno dei maggiori artisti del Rinascimento italiano mise tutto il suo genio al servizio del massimo capolavoro dell'umanesimo cristiano. La pubblicazione di quest'opera rappresenta un notevole sforzo editoriale. È infatti la prima volta che i 92 disegni di Botticelli sono presentati nel corpo dell'opera e riprodotti con assoluta fedeltà all'originale, sia nei colori che nel formato, grazie a una particolare piegatura tripartita della pagina. Il testo integrale della Divina Commedia è quello stabilito da Giorgio Petrocchi per l'Edizione Nazionale delle opere di Dante Alighieri. L'introduzione è di Jacqueline Risset, studiosa di fama internazionale, che a Dante e alla sua opera ha dedicato autorevoli studi. La presentazione del manoscritto e il ricchissimo commento ai disegni sono di Peter Dreyer, uno dei maggiori specialisti mondiali di Botticelli. Tutto fa di quest'opera un eccezionale avvenimento artistico e culturale.

Disponibile anche nella nuova edizione 2008 in versione economica.

Autore

Dante Alighieri (Firenze, 1265 – Ravenna, 13 settembre 1321) è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato il primo e più grande poeta della lingua italiana e per questo definito "il sommo poeta", o "il vate" (ovvero "il profeta", anche se questo soprannome viene più spesso affibbiato al poeta Gabriele d'Annunzio). Per aver tenuto a battesimo l'utilizzo letterario della lingua volgare viene anche considerato "il padre della lingua italiana". La sua opera principale, la Divina Commedia, è il maggior poema della letteratura italiana ed è considerata uno dei capolavori della letteratura universale.Ebbe una vita per molti versi travagliata e morì in esilio.Il suo nome era, secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, un ipocorismo di "Durante": «Durante, olim vocatus Dante». Nei documenti, al nome di Dante può seguire il patronimico "Alagherii" o il gentilizio "de Alagheriis", mentre la variante "Alighieri" si afferma solo con l'avvento di Boccaccio.