Sinossi

Letteratura per l’infanzia; la preposizione - per - non solo congiunge questo genere letterario così atipico con il proprio pubblico - l’infanzia - ma anche, in termini di determinismo storico, pone nitidamente allo scoperto sia immagini d’infanzia, sia immagini di società. Non c’è secolo, che forse meglio dell’Ottocento, si presti a quest’operazione di di decodificazione e di interpretazione; epoca cruciale sotto il profilo dei mutamenti sociali ed economici e, in cui il concetto d’infanzia - ‘scoperta’ nella sua diversità, da Rousseau in poi - pare che ancora fatichi a farsi largo in una società di transizione, tra conservazione e innovazione. Se queste ultime coesistono nella formazione educativa, essa è l’immagine riflessa dell’ideologia della classe che ascende al potere economico, nuova élite senza radici di nobiltà, ma protesa a edificare paradigmi per un giovane blasone, borghese sì, ma che socialmente ed economicamente conta. Riti, stili e miti hanno nella famiglia il proprio polo d’irradiazione. E quale lo strumento più idoneo, se non la letteratura per l’infanzia, per instillare, dalla tenera età, quei messaggi formativi?

Autore

Flavia Bacchetti, è Professoressa Ordinaria di Storia della Pedagogia al Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, insegna Letteratura per l’infanzia, Storia dell'Educazione e Storia dei Processi Formativi. È stata Presidentessa del Corso di studi in Scienze dell’infanzia e successivamente del Corso di Studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione. Dirige il Master “Testi, autori e editori per l’infanzia e l’adolescenza. Problematiche formative e competenze professionali” e il Corso di Perfezionamento “Formare alla lettura tra libro e digitale. Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza,musica, cinema e illustrazione”. Collabora a riviste specialistiche nazionali e internazionali e ha contribuito a diversi volumi collettanei, curatele di volumi e monografie. Tra le pubblicazioni i volumi: Niccolò Tommaseo e il “Giornale della Caterina”. Un’immagine d’infanzia nell’Ottocento italiano (Firenze, 1997) e I bambini e la famiglia nell’Ottocento. Realtà e mito attraverso la letteratura per l’infanzia (Firenze, 1997); I viaggi “en touriste” di De Amicis. Raccontare ai borghesi (Tirrenia, 2001); con E. Catarsi, I “Tusitala”. Scrittori italiani contemporanei di letteratura giovanile (Pisa, 2006); con F. Cambi, A. Nobile, F. Trequadrini, La letteratura per l’infanzia oggi (Bologna, 2009). Ha inoltre curato il volume G. Rodari. Testi su testi. Recensioni e elzeviri da «Paese Sera-Libri» (1960-1980) (Roma-Bari, 2005), Attraversare boschi narrativi. Tra didattica e formazione (Napoli, 2010), Percorsi della letteratura per l'infanzia. Tra leggere e interpretare (Bologna, 2013), Spazi e forme della lettura. Tra scuola, biblioteca e territorio (Pisa, 2015).