

Coordinamento editoriale di Giuseppe Parigino. Fra Cinquecento e Settecento le opere di medicina e chirurgia pubblicate in tutta l’Europa del tempo erano scritte in lingua latina. Questo spiega in parte il grande successo internazionale delle opere degli autori italiani, pubblicate a Parigi, Lione, Londra, Amsterdam, Francoforte, Ginevra. La diffusione era anche favorita dalla fama e dal prestigio delle grandi università italiane come Bologna, Padova, Roma o Napoli dove studiarono i più importanti medici e anatomisti europei.Lo spoglio di alcune importanti librerie private francesi e di alcune biblioteche pubbliche inglesi ha così consentito di ricostruire l’intensa circolazione delle opere dei medici e dei chirurghi italiani, a volte ristampate in numerose edizioni per più di un secolo. Con il fiorire e il diffondersi inoltre dei giornali e delle gazzette letterarie nell’Italia del Settecento vennero costantemente segnalate e recensite tutte le più importanti opere di medicina, anatomia e chirurgia pubblicate in Europa, mentre alcuni dei più importanti medici italiani come Vallisnieri, Ramazzini, Valsalva, Lancisi, Baglivi o Morgagni pubblicavano sulle stesse riviste importanti articoli e saggi. E anche da tale rassegna emerge un quadro vivo e immediato dei rapporti, sempre frequenti e vivaci, fra la medicina italiana e quella europea: uno scambio ricco e intenso che si interruppe solo alla fine del Settecento, quando il latino fu sostituito nei diversi paesi dalle rispettive lingue nazionali.

Angelo consolatore e ammazzapazienti
Benedetto Montagni
Caffè & caffè
Marina Cecchetti
All'alba della vita
M. S. Pignotti
Il nuovo menù del bambino allergico
Elio Novembre, Cristina Massai, Alberto Vierucci
Adrien o la collera dei neonati
Jean-Pierre Relier,
Elogio della bellezza
Vincenzo Del Gaudio
Nato piccino picciò
Pignotti,
Il grande affare della sapienza umana
Luigi Guerrini
San Matteo e San Giovanni di Dio
Esther Diana